Les Vergers de Kermao è una casa del sidro a conduzione familiare, situata nel Finistère meridionale tra Quimper e Bénodet.

Tutto nasce nel 1894 quando il signor Alain Coustans e sua moglie Jeanne Yvonne vennero a stabilirsi con la loro famiglia nella fattoria Kermao. Le generazioni successive portarono avanti egregiamente il lavoro iniziato da loro e nel 1969 Jacqueline e Yves, ormai quarta generazione di agricoltori della fattoria, hanno sviluppato l’azienda intorno al laboratorio del sidro, ripiantando alberi di mele da sidro. Nel 1991 hanno fondato la casa del sidro, il cui nome è ovvio: “Les Vergers de Kermao”. Contribuiscono alla costituzione delle denominazioni di origine “Cidre Cornouaille” e “Pommeau de Bretagne”. Oggi Brieug con l’aiuto dei suoi genitori e di sua moglie Marine, è il conduttore della sidreria e continua a svilupparne l’attività.

Oggi il loro frutteto ospita quindici varietà locali di mele da sidro ed è gestito nel rispetto della biodiversità. L’equilibrio è naturalmente preservato grazie agli argini su cui crescono molte specie di alberi e fiori. I frutteti sono stati mantenuti secondo i principi dell’agricoltura biologica dal 2018. Il sidro di fattoria bretone, il cui processo di produzione risale alla notte dei tempi, è la bevanda del terroir per eccellenza. Ricco di antiossidanti, vitamine, oligoelementi e sali minerali, si distingue per il gusto acidulo e per il suo aspetto, che va dal biondo chiaro al vermiglio.

Il loro sidro è ottenuto dalla lenta fermentazione del succo di mele, grazie ai lieviti presenti naturalmente. Le acquaviti sono il risultato della distillazione in alambicco di rame, a cui si aggiunge l’invecchiamento in botti di rovere, per i prodotti ambrati.

Come viene prodotto il sidro?

La raccolta delle mele da sidro (da non confondere con le mele “da coltello” che mangiamo a tavola) si svolge da settembre alle prime gelate di novembre nei frutteti. I frutti vengono quindi selezionati, lavati e macinati. La fase successiva è senza dubbio quella più caratteristica della produzione: la pressatura, che consiste nell’intercalare la polpa di mele e le tele (un tempo si usava la paglia) per formare il tumulo, una specie di “millefoglie” che viene posizionata nella pressa. Stringendo la vite della pressa viene fatto colare il prezioso succo, che viene raccolto in barili in cui può iniziare la fermentazione, che trasforma lo zucchero in alcol. La bevanda diventa naturalmente frizzante e viene poi imbottigliata prima di essere messa in cantina per diversi mesi.