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Stout

Le birre in stile Stout sono scure, vengono prodotte da malto d’orzo tostato ad alta fermentazione


Un po’ di storia: il termine “stout” significava “orgoglioso” e “impavido”, per questo veniva utilizzato per indicare una birra “forte”. La Stout nel XVIII secolo veniva chiamata Porter, in base alla gradazione alcolica veniva chiamata “Extra”, “Double” e “Stout”. Quindi il termine Stout indicava una birra in stile Porter con la gradzione maggiore.

La Porter nasce a Londra nel XVIII secolo e divenne molto popolare in Gran Bretagna e Irlanda dove nacquero i primi birrifici. Nel corso degli anni, le birre scure persero popolarità a causa delle chiare Pale Ale tranne che in Irlanda, molti birrifici continuarono a produrla (i più conosciuti: Guinness, Murphy’s e Beamish) e iniziarono ad esportare la Stout irlandese (Dry Stout) in tutto il mondo.

Nel ‘900 in Gran Bretagna si diffuse la variante “milk stout”, con un sapore più dolce, nel cosro degli anni il termine “stout” ha perso la sua associazione a una birra “forte” ed è diventando il sinonimo di “birra scura”.

Le varianti della Stout

Milk stout

È una variante della Stout che risulta più dolce e corposa grazie all’aggiunta di lattosio. Viene chiamata anche “sweet stout” o “cream stout”, la tipica birra sweet stout è la Mackeson’s XXX.

Oatmeal stout

Variante con aggiunta di avena. La percentuale usuale è non oltre il 30% altrimenti conferirebbe un sapore troppo amaro.

Chocolate stout
Prodotte con l’utilizzo di malti scuri e particolarmente aromatici, le Chocolate stout devonoil suo nome dal sapore che ricorda particolarmente il cioccolato fondente. In alcuni casi i mastri birrai aggiugono una piccola quantità di vero cioccolato, questo è il caso della Double Chocolate Stout.
Le tipiche Chocolate stout sono una Black Chocolate Stout (10.6%) prodotta da Brooklyn Brewery di New York, la ØL prodotta dal birrificio danese Denmark’s Ølfabrikken brewery, realizzata con l’aggiunta di cacao, caffè, luppolo americano e malto europeo.

Coffee stout
Questa variante può anche essere chiamata “Guatemalan Coffee Stout”, “Espresso Stout”, “Breakfast Coffee Stout”. Si tratta di birre amare e ascitte, infatti in alcuni casi si aggiunge zucchero e latte per addolcire il sapore, queste tipologie vengono chiamate “Coffee & Cream Stout” o solo “Coffee Cream Stout”. Nelle Coffee Stout il gusto è enfatizzato grazie a malti scuri tostati che conferiscono nota di caffè amaro, alcuni mastri birrai aggiungono minime quantità di caffè.

Oyster stout
Nel XVIII secolo le ostriche erano molto diffuse e venivano servite anche nei pub,

Le ostriche (in inglese oyster) sono state abbinate a lungo alla stout. Quando si diffusero le prime stout, nel XVIII secolo, le ostriche erano un alimento molto diffuso, spesso servito nei pub e nelle taverne. Il primo ad aver abbinato ostriche e Guinness si dice sia stato Benjamin Disraeli nel XIX secolo. Tuttavia con l’avvento del XX secolo il mercato delle ostriche era in declino e le stout furono soppiantate dalle pale ale.

Le prime notizie riguardo l’utilizzo di ostriche durante un processo produttivo della birra risalgono al 1929 in Nuova Zelanda, e in seguito dal birrificio Hammerton di Londra nel 1938.[15]

Curiosità
Verso la fine del XIX secolo, la stout e la porter si guadagnarono la reputazione di essere bibite che fanno bene alla salute, a tal punto che venivano consumate dagli atleti e dalle donne che allattavano; molti dottori inoltre le consigliavano durante la convalescenza per aiutare il recupero del fisico.[3] A testimonianza di ciò, in Irlanda in passato, ai donatori di sangue veniva data una Guinness per il suo alto contenuto di ferro.[3]